Federazioni Italiane

Sport&Tecnologia – L’intervento della FIN sul caso “costumi”

La Federazione Italiana Nuoto ha affrontato con cautela e senso di responsabilità la situazione venutasi a creare dall’introduzione dei costumi di "nuova generazione" che anche nell’opinione pubblica ha prodotto imbarazzo e curiosità. Al centro della riflessione vi è sempre stata la volontà di garantire ad atleti e tecnici federali serenità nell’avvicinamento olimpico, sicurezza in termini di prestazione e parità di condizioni in gara.
 
Pertanto, in occasione delle prossime Olimpiadi di Pechino, la Federazione Italiana Nuoto ha sottoscritto l’accordo di “fornitore ufficiale” di costumi da competizione con la Società italiana "Jaked srl" di Vigevano.
 
La Federazione Italiana Nuoto ha individuato nel costume “Jaked” la risposta adeguata alle esigenze tecnico-psicofisiche degli atleti e la migliore soluzione per fornire un’idonea dotazione alla Squadra Nazionale fin d’ora.
 
La Federazione Italiana Nuoto, partendo dal presupposto imprescindibile che attribuisce alle specifiche capacità dell’atleta le ragioni delle prestazioni, ribadisce di aver sciolto le riserve solo dopo un’attenta e approfondita analisi nell’ambito dello scenario internazionale.

fonte: FIN

La rapidità dell’operazione in esame ha fatto sì che la Fin pur predisponendo il comunicato ufficiale qui riportato tenga ancora il marchio Arena (almeno fino al momento della pubblicazione di questa news) con un banner dinamico sul proprio sito federale. 

L’azienda marchigiana investiva 750 mila euro fino alla stagione 2011.

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Marcel Vulpis

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