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Di Marcotullio (DMG & Partners): Closing Milan, l’intervento di Elliott è un’opportunità, ma anche un costo aggiuntivo

Per capirne di più rispetto alle operazioni finanziarie e a debito messe in campo dal broker cinese Yonghong Li (per chiudere la trattativa di acquisto dell’AC Milan) abbiamo contattato Maurizio Di Marcotullio (socio e fondatore di DMG & Partners) studio di consulenza fiscale e internazionalizzazione d’impresa tra i più importanti del mercato italiano. 

1) Il Sole 24 Ore dà per certo l’interessamento dell’hedge fund americano Elliott a copertura dei fondi che il broker cinese Yonghong Li deve trovare per il closing di AC Milan. E’ un rischio o una opportunità. considerando che si tratta di un hedge fund, quindi una società speculativa come tipologia di operazioni?

R: Da quanto appreso dalla stampa specializzata, l’intervento dell’hedge fund è sul lato debito. Ovvero sta fornendo la provvista finanziaria per arrivare al closing. Tale tipologia di operazione ha un costo per il soggetto finanziato. Dunque l’effettivo investitore, che dovrebbe diventare il nuovo proprietario dell’AC Milan, si troverà esposto ad un ulteriore costo. Se l’intervento del Fondo Elliott da un lato è un’opportunità, dall’altro presenterà comunque dei costi, che finiranno per incidere sul tasso interno di rendimento del progetto.
2) Sempre nel pezzo del Sole si parla di “vendor loan”, cosa si intende nello specifico?

Riferendomi al pezzo citato, il vendor loan, è il prestito di 73 milioni di euro che l’attuale proprietario dell’AC Milan (ovvero la famiglia Berlusconi) ha erogato. Probabilmente per sopperire alle attuali esigenze di cassa della società. Generalmente questo tipo di finanziamenti soci, al momento del closing vengono sostituiti con nuovi finanziamenti soci erogati dal compratore. E dunque rimborsati al soggetto cedente.
D: 3) Dopo la società veicolo SES e la Rossoneri Lux, adesso i cinesi aprono una terza società per chiudere l’operazione finanziaria. Non le sembra che siano tutti segnali di difficoltà più che di opportunità? Tutte queste società a cosa servono? Non era sufficiente la prima?.

R: Forse, ma allo stato è solo una supposizione, il Fondo Elliot ha preteso la presenza di un nuovo veicolo societario, verso il quale far confluire la finanza (a debito) messa a disposizione per il closing. Pretendendo su tale veicolo, probabilmente, una sorta di garanzia a valere sulle quote dello stesso veciolo. Sarà interessante vedere, alla fine dell’operazione, se e quando ci sarà, l’assetto societario di controllo definitivo. Solo allora, forse, e sottolineo forse, potremo tirare delle conclusioni.

D: 4) In sintesi, che idea si è fatta del closing dei cinesi: è una operazione che si concretizzerà oppure stanno giocando una partita più grande di loro?

Se parliamo di capacità finanziaria e manageriale ritengo che possano farcela, anche considerata la qualità dei consulenti finanziari in campo. Se invece entriamo nel campo delle ipotesi e dei retroscena del mondo del calcio, allora sono io che rivolgo la domanda a voi dell’agenzia Sporteconomy.

La cronaca ha portato inoltre ad un approfondimento tecnico pubblicato dalla Reuters Italia, sempre sul tema del closing AC Milan: 

Il fondo statunitense Elliott finanzierà per circa 300 milioni di euro l’acquisizione del Milan da parte di Rossoneri Lux, il veicolo lussemburghese controllato da Yonghong Li. Lo dicono fonti vicine alle operazione.

In una nota ricevuta da Reuters, si spiega che 180 milioni serviranno a pagare l’acquisizione da Fininvest e 73 milioni saranno utilizzati come inter-company loan al Milan per finanziare le scadenze a breve termine.

Due fonti dicono che l’impegno complessivo di Elliott ammonta a 303 milioni.

Ai 253 milioni tra pagamento a Fininvest e inter-company loan si aggiungerà infatti un bridge loan di 50 milioni alla società rossonera.

 

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Marcel Vulpis

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