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Formula 1, torna l’idea Budget Cap

Dopo la nomina di Bernie Ecclestone a presidente onorario della Formula 1, Liberty Media Corporation, la multinazionale americana proprietaria della massima categoria di vetture monoposto, e Chase Carey, il neopresidente della F1, tornano a parlare di “Budget Cap“, argomento cruciale già affrontato negli anni precedenti: si tratta di un tetto dei costi complessivo per le scuderie di Formula 1, che ha il compito di contenere le spese e stabilire una quota da non superare per i team iscritti al mondiale e che attualmente supera i 400 milioni di euro annui per Mercedes, Ferrari e Red Bull. Il nuovo managing director della Formula 1 Ross Brawn ha chiarito che la riduzione dei costi rappresenta uno dei punti fondamentali per contribuire a ridurre il divario tra grandi e piccole squadre e per consentire la sopravvivenza proprio a queste ultime. “Senza dubbio abbiamo una lista di obiettivi e uno di questi è quello di permettere ai piccoli team di camminare con le proprie gambe“, ha dichiarato l’ingegnere britannico. Brawn ha fatto sapere che alla fine del 2020, anno di conclusione del vigente Patto della Concordia (accordo commerciale che regola la partecipazione e il trattamento economico delle scuderie che partecipano al campionato mondiale di Formula 1), gli introiti saranno ridistribuiti diversamente: “Riguardo alle somme versate alle squadre, non possiamo fare molto per un certo numero di anni, fino a quando non scadranno gli accordi commerciali in essere. Riguardo ai costi, penso che il Patto abbia input validi per garantire che vengano ridotti“. In passato le grandi squadre hanno più volte respinto questo concetto perché per loro è impossibile monitorare i costi e allo stesso tempo mantenere un vantaggio competitivo sui piccoli team e sbaragliare la concorrenza.

  • Il presidente della Ferrari Sergio Marchionne ha espresso la sua contrarietà ai limiti di spesa: “Gli interventi fatti finora sulle limitazioni sui costi di fornitura e sulla riduzione delle ore di galleria del vento, sono state totalmente inefficaci. La realtà è che la Formula 1 è uno sport estremamente costoso“.
  • La McLaren invece si dichiara favorevole al “Budget Cap” attraverso le parole del nuovo direttore esecutivo Zak Brown: “Penso che sia un argomento che debba essere discusso e dibattuto. Ma la McLaren è tra i sostenitori del concetto del Budget Cap. Non sarà facile realizzarlo, ma ora abbiamo nuovi proprietari. È stato un tema caldo per molto tempo, ora la distribuzione delle risorse economiche è troppo squilibrata ed è un qualcosa che deve essere affrontato, perché il modo in cui è gestito oggi non è salutare per tutti. E tutti abbiamo bisogno di una Formula 1 in buona salute“. (ha collaborato Tania Astorino)
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