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AS Roma studia l’opzione retro-sponsor. Valore 3 milioni

Secondo quanto risulta all’agenzia Sporteconomy, l’area commerciale dell’AS Roma, già da più di tre stagioni senza main sponsor (ad eccezione di alcune operazioni one-shot sia profit che no-profit) è al lavoro per l’individuazione di un retro-sponsor in area economica non inferiore ai 3 milioni di euro.

Il retro sponsor può diventare una opportunità per rilanciare il valore della jersey (da un lato) ma anche per potenziarne (a tendere) il valore economico globale. La casacca di gioco giallorossa, nei disegni del club di Trigoria, non vale meno attualmente di 13 milioni di euro (10 milioni solo per il fronte maglia). L’ultima valorizzazione in termini di sponsorship è stata Wind che pagava di fisso più di 6,5 milioni di euro.

Una cifrà però un po’ troppo elevata per un club arrivato 3° in campionato (alle spalle del Napoli e ad 11 punti dai campioni d’Italia della Juventus) e con la spada di Damocle dei preliminari di Champions, dove, negli ultimi tre anni (Udinese, Napoli, ecc.), le italiane non sono mai riuscite ad entrare all’ultimo turno di promozione alla fase a gironi.

In questo difficile momento del mercato pubblicitario italiano, molti spender (secondo quanto confermato dagli addetti ai lavori nel mercato marketing calcistico) riterrebbero troppo elevato il valore della “domanda” giallorossa e questo, conseguentemente, non porterebbe alla chiusura delle transazioni.

Cresce nel frattempo l’universo social dei giallorossi: dall’arrivo degli americani di James Pallotta, l’AS Roma può vantare 1,06 milioni di follower su Twitter, 733 mila su Instagram e soprattutto 7,8 milioni di likers su Facebook pur avendo in Italia una fan base non superiore ai 2 milioni di utenti stimati.

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Redazione

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