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Di Battista (M5S) “impallina” il senatore NCD Luciano Rossi (n.1 FITAV)

Interpellanza al Governo del parlamentare M5S, Alessandro Di Battista, che chiede informazioni ed intervento sulla situazione della FITAV e del presidente Luciano Rossi, senatore NCD, che avrebbe interessi commerciali confliggenti con il ruolo di presidente della Federazione olimpica in oggetto. Di seguito il testo integrale dell’intervento.

DI BATTISTA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
come riportato dalla trasmissione “Report”, andata in onda su Rai 3 il 21 dicembre 2014, il senatore del “Nuovo Centro Destra”, Luciano Rossi non si occupa soltanto di politica, ma è molto impegnato anche nel mondo dello sport essendo presidente, da più di 20 anni, ed esattamente dal 1993, della FITAV (Federazione italiana tiro a volo);
tra le varie discipline regolate dalla FITAV ne compaiono tre di interesse olimpico: fossa olimpica, skeet e double trap;
solo per l’anno 2015, la Federazione ha ricevuto contributi per euro 4.300.000 circa, oltre ai 2.000.000 di euro derivanti da circa 40.000 tesserati che pagano una quota annuale di euro 50,00;
queste somme vengono utilizzate, in piccola parte, per la gestione ordinaria della Federazione, mentre per la restante parte, per la promozione dello sport di competenza, quindi, gli allenamenti e la partecipazione alle gare delle varie nazionali, l’organizzazione di eventi, nazionali o internazionali, che si svolgono nel territorio italiano, i contributi assegnati alle varie società per piccoli investimenti di miglioramento dei campi di tiro a volo;
il vero «protagonista» di questo sport è il piattello, un piattino fatto di materiali di diverso tipo dal peso di circa 100 grammi;
ad oggi, in Italia, se ne sparano circa 100.000.000 pezzi all’anno;
in Italia, ormai da molto tempo, la principale azienda che produce piattelli per tiro a volo è la Eurotarget S.r.l., con sede legale a Nocera Umbra (Perugia), che ha un fatturato annuo di circa 10.000,000;
il 19,48 per cento di questa società appartiene alla Tora S.r.l., con sede a Massa Martana (Perugia), il cui 90 per cento delle quote è del senatore Luciano Rossi e il 10 per cento della moglie Laura;
il senatore risulta dunque avere una partecipazione consistente in una società che opera, con una posizione di assoluto rilievo, nel mercato della produzione e vendita dei piattelli e, allo stesso tempo, risulta presidente della Federazione italiana tiro a volo;
in Italia, a differenza che nel resto d’Europa, una nuova azienda che volesse produrre piattelli ha anche l’obbligo di farli omologare dalla Federazione perché possano essere utilizzati in gare federali: la procedura prevede che si presenti istanza al collegio tecnico della Fitav;
coordinatore del collegio tecnico risulta essere il dottor Stefano Rosi, che è altresì socio accomandatario della Geochim di Stefano Rosi & C. Sas, firmataria delle schede tecniche o di sicurezza dei piattelli venduti da Eurotarget;
lo stesso collegio tecnico della Fitav si occupa, altresì, di compilare le domande per accedere ai contributi e di dare indicazioni su come costruire i campi da tiro e come smaltire i rifiuti provenienti da tale attività;
di fatto, il collegio ha piena contezza di chi siano i nuovi produttori di piattelli che vogliano immettersi sul mercato, di quali società sportive chiedano contributi e se tali società acquistino i piattelli di Eurotarget, oppure se smaltiscano o meno i rifiuti attraverso la stessa Eurotarget;
addirittura, come risulta da alcuni organi di stampa locale, alcune società concorrenti della Eurotarget avrebbero affermato che «i campi di tiro si sentono succubi e hanno diciamo paura di prendere piattelli da altri perché la federazione dà contributi e gare»;
nello stesso senso le dichiarazioni di alcuni proprietari di campi di tiro: «Se facciamo gare federali è proprio obbligatorio sparare piattelli omologati Fitav, se no gare non ne puoi fare. I piattelli omologati sono Eurotarget, sono solo loro»;
inoltre, nel 2010, il senatore Rossi ha acquistato un campo di tiro a piattello situato a Massa Martana (Perugia), intestandolo alla Tora srl e trasformandolo, in pochissimi anni, in un resort con piscina, palestra e sale congressi; tale struttura ospita ora i più importanti, come numero di partecipanti, eventi di tiro a piattello che si svolgono in Italia, compresi i ritiri delle nazionali delle varie discipline e progetti per paraolimpici;
lo statuto Fitav all’articolo 20 comma 2, lettera A, recita: «È ineleggibile la persona fisica che abbia, come fonte primaria o prevalente di reddito, un’attività commerciale direttamente collegata alla gestione della FITAV, nell’ambito della quale è presente la candidatura»;
l’articolo 21, comma 3, stabilisce che: «È considerato incompatibile con la carica che riveste, e deve essere dichiarato decaduto, il tesserato che venga a trovarsi in situazione di permanente conflitto di interesse, per ragioni economiche, con l’organo nel quale è stato eletto o nominato»;
il codice di comportamento, all’articolo 10, prevede che: «I Tesserati, gli affiliati e gli altri soggetti dell’ordinamento sportivo sono tenuti a prevenire situazioni, anche solo apparenti, di conflitto con l’interesse sportivo, in cui vengano coinvolti interessi personali o di persone ad essi collegati»;
le autorità sportive, nelle persone di Renato Calabrò, garante del codice sportivo, Enrico Cataldi, procuratore generale dello sport, Giovanni Malagò, Presidente del Coni, Roberto Fabbricini, segretario generale del Coni, Raffaele De Matteo, procuratore federale Fitav, Fabio Fortuni segretario generale Fitav, tutti i componenti del consiglio federale della Fitav nonostante grazie a Report-RAI, siano al corrente, dal dicembre 2014, del conflitto di interessi del presidente e delle, gravi violazioni in atto e nonostante abbiano ricevuto puntuali notificazioni scritte a opera di privati cittadini nel gennaio 2015, tutti costoro non hanno ad oggi attivato alcuna procedura, né adottato provvedimenti del caso;
alla luce di quanto esposto sembra all’interrogante che il Senato e Luciano Rossi eserciti le sue funzioni di presidente di una Federazione pubblica in evidente conflitto di interesse laddove, come detto, risulta proprietario della principale azienda di produzione, vendita di piattelli e smaltimento rifiuti di piattelli in Italia, nonché, attraverso la partecipazione nella società Tora S.r.l., gestisce un campo di tiro a volo dove si svolgono i ritiri delle nazionali, gli eventi più rilevanti e corsi per tecnici e giudici Fitav –:
di quali elementi disponga il Governo, nell’ambito delle proprie competenze, in relazione a ciò che appare all’interrogante un sostanziale conflitto di interesse, come segnalato in premessa;
quali atti di propria competenza intenda assumere al fine di ripristinare le condizioni di libera concorrenza in un mercato oggetto di ampie distorsioni, quale quello oggetto del presente atto di sindacato ispettivo. (4-11705)

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Redazione

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