Inter profondo “rosso”. Analizzando con attenzione infatti i conti consolidati dell’Inter FC nel periodo che intercorre tra il 30 giugno 2014 e il giugno 2015. Si passa dai 102 milioni di perdita del 2014 ai 74 milioni dell’anno successivo. Nonostante la forte attenzione al tema del Fair Play Finanziario da parte della dirigenza nerazzurra, il segno meno in bilancio è stato ampiamente confermato anche in questi nuovi conti. 

Nel 2014, è bene ricordarlo, è stata creata la “Media and Communication” cui sono stati conferiti flussi di cassa derivanti dall’area commerciale e i marchi fino ad allora in Inter Brand, come garanzia del prestito da 230 milioni stipulato con Goldman Sachs e altri fondi tramite Unicredit (il gruppo creditizio paneuropeo ha in pegno la società per conto dei creditori).

Le rate di questo prestito (circa 1 milione al mese) sono partite nel luglio 2015. Adesso il presidente indonesiano Erick Thohir dovrà accantonare le somme per pagare la maxi-rata finale da 183 milioni che scade nel 2019.

Chiaramente questa operazione di rifinanziamento ha prodotto nel bilancio 2015 costi operativi per 20 milioni di euro, circa il 25% del “rosso” al 30 giugno di quest’anno. A conferma del fatto che i rifinanziamenti sono una opportunità per rilanciare i club di calcio, soprattutto se top team, ma poi si pagano, mese dopo mese, nella gestione contabile-finanziaria.